Carlo Scantamburlo nasce a Roncegno (Trento) nel 1951. Formatosi artisticamente attraverso diverse esperienze, dagli studi artistici e tecnici al restauro del legno, si dedica dapprima al disegno e all’acquerello, per passare poi alla scultura. A Roncegno, dove vive e lavora, è fra i fondatori dell’Associazione d’Arte “Il Melograno”, con la quale partecipa a mostre sia in ambito locale che fuori regione.
Nel 2000 allestisce la mostra permanente “La metamorfosi delle streghe” presso il municipio di Agnedo (Castel Ivano – Trento). Contemporaneamente realizza, per il Parco di Paneveggio, una xiloteca delle piante trentine (80 libri in legno) di essenze diverse, in esposizione presso Villa Welsperg, Centro Visitatori Tonadico. Alcuni libri di legno sono in esposizione presso un monastero tibetano.
Tale esperienza si rivela molto significativa per il suo percorso artistico portandolo a conoscere e operare con molte essenze diverse, esercizio che lo faciliterà in seguito nella scelta delle essenze che meglio si adattano all’opera e al messaggio da trasmettere. Molte sono le attività artistiche a cui partecipa in Germania (Berlino, Lipsia) e nel Brandeburgo in particolare.
Attraverso l’esperienza via via maturata, riesce nel corso degli anni a coniugare felicemente materia e forma realizzando opere molto comunicative che rappresentano il frutto di una costante ricerca artistica.
Scompare il 16 marzo 2023 lasciando un vuoto umano oltre che artistico.
Hanno scritto di lui: Roberta Fiorini, Elisa Aneggi, Mario Cossali, Ierma Sega, Fiorenzo Degasperi, Renzo Francescotti, Alessandro Fontanari, Renzo Maria Grosselli, Elena Fontana, G. Rizzi, De Vidi, Tineke Hoogendam, Massimo Libardi, Vittorio Fabris.