Xiloteca delle piante trentine

(80 pezzi, 1999)

Esposizione permanente presso Villa Welsperg, nel Parco di Paneveggio-Pale di San Martino.

«…Ho conosciuto nel bosco un centinaio di alberi diversi, ho visto il loro aspetto, sentito il loro odore e profumo. Ho apprezzato il loro peso e il loro colore. Ho dialogato con loro, dolcemente e anche duramente, li ho accarezzati, guardati, aggrediti, ascoltati, ora sono nella mia mente, nel mio cuore e nelle mie mani. Conclusione! Sono un uomo fortunato».

Così in “Metamorfica” la mostra antologica realizzata con Matthias Schilling, introduceva la sezione riguardante la Xiloteca i suoi 80 libri in legno. Sulla copertina un’etichetta, posta in alto indica la sede, cui segue la scritta “Collezione di Alberi”, la specie (ad esempio: Taxaceae, Taxus baccata L., Tasso) e la firma dell’autore. Più sotto un piccolo intaglio rappresenta un libro aperto. Se apriamo il libro, nella pagina di sinistra troviamo un altorilievo raffigurante l’albero, in quella di destra le foglie, i fiori, i frutti. Il dorso è ricavato della corteccia di quell’albero e dal legno il libro.

Ciò che è fondamentale in questo lavoro è l’attenzione al dettaglio, la capacità di osservazione, che riguarda tutti i sensi: ogni albero è visto, odorato, toccato, ascoltato. Un metodo di lavoro che accompagnerà tutta la sua opera, la contemplazione della natura, tra cui spicca l’albero, l’elemento nodale della sua poetica: «voglio rendere un meritato tributo alla natura che, attraverso l’albero, espressione più vistosa del mondo vegetale, ha sempre dispensato vita e ricchezza. L’albero infatti rappresenta la vita che si rigenera attraverso la morte delle sue foglie, nel succedersi incessante delle stagioni».