(106 pezzi, 2007)
Nel 2007 Scantamburlo presenta un ciclo composto di 96 (cui in seguito se ne aggiungeranno altri dieci) altorilievi in legno d’acero, raffiguranti altrettante foglie adagiate su lastra d’ardesia. Le immagini «non hanno alcun tipo di successione, né un ordine programmato, né un ordine scientifico o altro, fai finta di entrare in un bosco…».
Il titolo – Foglie di carne – attira l’attenzione sull’aspetto carnale della foglia: «la foglia è vita ed è carne, carne vegetale». A prima vista questo ciclo sembra animato da un intento naturalistico e descrittivo, ma a ben guardare queste foglie non rimandano al mondo reale ma a un mondo parallelo. Pur nella loro precisione botanica hanno qualcosa di inquietante.
Sembrano uscite dalla Botanica parallela di un artista, Leo Lionni, che nel 1976 aveva pubblicato un libro, ben presto diventato di culto, La botanica parallela appunto, scritto nello stile di un manuale scientifico ottocentesco corredato dalle illustrazioni di ogni specie esposta, ma che descriveva un mondo fantastico.